Non solo abiti, l'estro di Elsa Schiaparelli in scena con le coreografie di Francesca Lettieri e Paola Vezzosi

Romana di nascita, ma parigina di adozione, Elsa Schiaparelli utilizzò la moda come mezzo creativo per esprimere le sue idee originali e stravaganti con le quali pose in aperta contrapposizione con Coco Chanel, creando abiti audaci e fantasiosi pensati per donne indipendenti, sicure di sé, anticonformiste.  Imprenditrice di se stessa, la Schiaparelli aprì la sua boutique nella Parigi degli anni '30 e, in seguito, anche a Londra, cogliendo appieno le ispirazioni che le provenivano dall’arte cubista e surrealista e dalle frequentazioni con grandi maestri del calibro di Jean Cocteau e Salvador Dalì.
Tra le Braccia le Pelli dell'Orchestra
Lo spettacolo andato in scena a Firenze si compone di due sezioni, la prima intitolata "Tra le Braccia le Pelli di un'Orchestra" (ideazione, regia e coreografia Paola Vezzosi) si snoda intorno all'idea dell’inconscio come motore essenziale dell'atto creativo, principio cardine del Surrealismo, movimento che ha influenzato la parte più audace dell'opera di Schiaparelli. "Mi interessava avvicinarmi alla poetica della stilista immergendomi nel suo stesso contesto culturale, appropriandomi della sua modalità creativa” spiega Paola Vezzosi che, nel suo lavoro, propone un viaggio contemporaneo e visionario nel ‘900, anche nelle scelte musicali che spaziano dalla atonalità degli anni Venti di Schönberg al Punk dei primi anni ’70.
Body Shock
La seconda e ultima parte di "Elsa" si intitola " Body Shock" (ideazione, regia e coreografia Francesca Lettieri) e porta in scena i temi della ribellione dalla convenzione, dell'istinto, del sogno, dell'inconscio, della sensualità e dell'immaginazione. Questa coreografia è un atto creativo incentrato sul tema del corpo e sulla sua capacità di svelare livelli invisibili della realtà. Spiega Francesca Lettieri: "Il corpo è il mio costante legame con la realtà, la mia certezza, ha il potere di scavare in un mondo sotterraneo e invisibile denso di emozioni e percezioni difficili da esprimere con le parole ma che tutti noi viviamo quotidianamente. Mi piace cha la mia danza si muova in questo spazio dell’animo rischioso, sensibile ed estremo, mi piace dare al corpo la missione di rendere quell’universo visibile”.
A dare forma alle coreografie, i danzatori Ramona Di Serafino, Luca Campanella, Ulisse Romanò, che hannno indossato, tra gli altri, alcuni cappelli vintage degli anni 30’ e 40’.
Al termine della replica di ieri, dedicata agli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze nell'ambito del progetto Looking for Art curato da Versiiadanza, i coreografi hanno partecipato all'incontro "Elsa Schiaparelli. L'alta moda, la danza, il corpo e l'abito, tra Dalì, Cocteau, Man Ray, Jean Paul Sartre", curato dalla giornalista e critico di danza Carmela Piccione, autrice della pubblicazione “Elsa”. 
Prodotto da  Compagnia ADARTE e ASMED Balletto di Sardegna, con il sostegno di Regione Toscana, Regione Sardegna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, "Elsa" sarà in tour per tutto il 2014 e parteciperà a Festival italiani e internazionali, tra i quali il Summer Festival of New York.

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